Bisogna essere assolutamente moderni.
Bisogna percepirsi come unità, comprendere la propria anima, sporcarla con la lordura del mondo.
Bisogna, sopra ad ogni cosa, desiderare.
Lasciare che il desiderio veleggi lungo flutti di macabra disperazione, che si faccia spazio tra le lusinghe del diavolo.
Perchè il diavolo sicuramente esiste: Dio è trascendente ed ignoto, ma il Male è reale, visibile, certo. Serpeggia impazzito tra le strade, mentre Faust lo rincorre. Il diavolo e’ grigio, anonimo, banale: come se la sua presenza fosse la normale compagnia della vita quotidiana: le conversazioni tra i due sono intessute di sordida vitalità, così come le strade sono intrise degli odori e degli affanni del popolo, in cui il grigio, infido Mefisto si immerge voluttuoso.
Perchè il diavolo sicuramente esiste: Dio è trascendente ed ignoto, ma il Male è reale, visibile, certo. Serpeggia impazzito tra le strade, mentre Faust lo rincorre. Il diavolo e’ grigio, anonimo, banale: come se la sua presenza fosse la normale compagnia della vita quotidiana: le conversazioni tra i due sono intessute di sordida vitalità, così come le strade sono intrise degli odori e degli affanni del popolo, in cui il grigio, infido Mefisto si immerge voluttuoso.
Essere moderni è illudersi di poter sconfiggere il diavolo, picchiarlo e correre via cercando nuovi spazi – urlando la tua identità.
Ignorando che è il diavolo stesso, subdolamente debole e patetico, ad aver instillato in te questo desiderio di affermazione e potenza - e ora sei già nel giogo delle sue malìe.
Ignorando che è il diavolo stesso, subdolamente debole e patetico, ad aver instillato in te questo desiderio di affermazione e potenza - e ora sei già nel giogo delle sue malìe.